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Battuto il Santa Lucia a Roma 59 a 57 al termine di una bellissima gara 3.

 

Lo Scudetto 2015/2016 del campionato di basket in carrozzina va alla UnipolSai Briantea 84 Cantù. Battuti i detentori del titolo del Santa Lucia Roma 59 a 57 nella decisiva gara 3 della serie finale giocata a Roma nel pomeriggio di sabato 28 maggio.

Si tratta del quinto scudetto della storia della società canturina, il terzo degli ultimi quattro anni. La Briantea 84 ha rimontato lo svantaggio iniziale nella serie, vincendo la scorsa settimana gara 2 al Pianella per un solo punto (66 a 65) e poi violando per la prima volta in stagione il campo del Santa Lucia, al termine di un match a lungo comandato, ma poi rimesso in discussione dai padroni di casa negli ultimissimi minuti di match.

I lombardi hanno infatti condotto la partita fin dalle prime battute, ma un 11 a 0 del Santa Lucia a meno di 2 minuti dalla fine sembrava aver ribaltato le sorti del match. Invece la tenacia dei ragazzi di Bergna e un super Gaz Choudhry da 25 punti (MPV della serie finale) hanno riportato lo Scudetto a casa Briantea dopo una stagione.

Incontenibile alla sirena finale la gioia di coach Marco Bergna, al primo scudetto in carriera, subito vincente alla stagione d’esordio sulla panchina canturina: “E' stato l'epilogo perfetto di questa stagione. Oggi abbiamo lottato sempre, anche quando loro sono tornati sotto, a dimostrazione che quando giochiamo il nostro basket non ci ferma nessuno. E' vero che abbiamo pochi cambi ma tanta qualità che compensa. Sono molto felice per la società che mi ha dato fiducia e per me, visto che è il mio primo scudetto da allenatore”. Gli fa eco il capitano della UnipolSai, il britannico Ian Sagar: “Sono in Italia da cinque anni ed è il mio primo scudetto: per me è un grande riconoscimento perché questo è il campionato più quotato del mondo. Faccio i complimenti a tutta la squadra e lo staff, tutti grandi nei loro ruoli”.

Non nasconde invece la propria delusione Carlo Di Giusto, coach del Santa Lucia: “Cosa ci è mancato? Direi la lucidità durante il match e soprattutto nei momenti clou. Ma non solo, almeno in un paio di occasioni i giocatori non hanno fatto ciò che avevo chiesto ed è accaduto proprio nel momento in cui avevamo riaperto il match. Purtroppo il risultato di oggi è frutto di un percorso lungo tutto l'anno dove alcuni cali di tensione da parte di giocatori importanti non siamo riusciti ad evitarli anche nella parte finale”. Amareggiato anche il capitano dei romani Matteo Cavagnini: “Abbiamo perso contro un avversario fortissimo, ma è pur vero che a noi è mancata la lucidità e la freddezza che ci contraddistingue come squadra. Una sconfitta così è dura da digerire, anche perché sono convinto che in un altro momento dell'anno l'avremmo vinta questa gara”.