VADEMECUM sulla Gestione dei lavoratori

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foto Vezzoli per Briantea84

I lombardi ribaltano la sconfitta in gara uno contro S. Stefano mentre l’Amicacci ha vita facile su Padova. Serie finale al via il 14 maggio a Meda.

 

Lo Scudetto 2021/2022 di pallacanestro in carrozzina sarà conteso da UnipolSai Briantea84 Cantù e Deco Metalferro Amicacci Abruzzo. E’ questo il verdetto arrivato al termine delle gare di ritorno delle semifinali playoff, disputatesi nella giornata di sabato 2 aprile. Se l’esito del confronto tra Amicacci e Studio 3A Millennium era quasi scontato dopo gara uno, molto più incerto è stato l’evolversi della semifinale tra Briantea84 e Avis S. Stefano, le due protagoniste di tutti i trofei assegnati in Italia nell’ultimo biennio: ai lombardi è riuscita infatti una rimonta dal passivo di 8 punti con cui avevano chiuso il match di andata, rimonta che è valsa la nona finale Scudetto consecutiva.

A Meda, in un palazzetto dello sport focoso come d’abitudine, i padroni di casa ribaltano così il k.o. di 8 punti della settimana scorsa subìto nelle Marche, vincendo 77 a 58 una partita sempre condotta in testa, ma messa al sicuro solo nel finale contro un combattivo e mai domo Avis S. Stefano. La Briantea ci mette poco meno di 6 minuti e mezzo per annullare completamente il gap, scappando subito sul 13 a 4 grazie ad una partenza sprint e nonostante qualche palla persa di troppo. S. Stefano prova a ricalcare il piano difensivo di gara uno, ma dopo qualche blitz iniziale, i ragazzi di coach Ceriscioli perdono le misure nel pressing e spalancano costantemente l’area pitturata ai tagli avversari. Qualche problema di falli toglie continuità sul parquet all’Mvp della partita di andata, Andrea Giaretti, mentre l’UnipolSai comincia ad alzare i giri del proprio motore, schierando l’artiglieria pesante con i quattro lunghi Sagar, Carossino, De Maggi e Papi contro cui S. Stefano non ha armi per difendere sulla metà campo. Il vantaggio dei campioni d’Italia in carica continua a dilatarsi, arrivando oltre i 20 punti a metà partita. L’inizio di terzo quarto è forse uno dei momenti chiave del match: la Briantea84 torna in campo più svagata, mentre S. Stefano accelera in difesa: in quasi tre minuti i padroni di casa non riescono mai a segnare e quasi mai ad arrivare al tiro, collezionando palle perse. Ma S. Stefano non ne sa approfittare, rosicchiando in questo frangente appena tre punti, vittima delle proprie insufficienti percentuali al tiro. Cantù così riprende le redini del match e riallunga fino al +24 alla vigilia di un ultimo periodo che però vede ancora S. Stefano rialzare la testa: la fiammata è innescata dal solito Giaretti e dall’onnipresente Bedzeti, che in un amen a suon di triple ricuciono il gap fino al -14, a sei punti da un ideale pareggio. Ma il quinto fallo dello stesso Giaretti, oltre alla precisione chirurgica al tiro del lunghi canturini (su tutti uno strepitoso De Maggi da 23 punti con 11/16 dal campo) sigillano il finale sul 77 a 58.

Meno sofferta la semifinale di ritorno giocata a Giulianova tra i padroni di casa della Deco Metalferro Amicacci Abruzzo e lo Studio 3A Millennium Basket di Padova. La vittoria degli abruzzesi in gara uno di 17 punti rendeva già alla vigilia questo confronto quasi proibitivo per gli ospiti, alla seconda semifinale consecutiva da totale outsider rispetto alle altre pretendenti al titolo. L’Amicacci di coach Di Giusto controlla per tutti i 40 minuti senza dare mai l’impressione di soffrire, nonostante l’assenza di un prezioso elemento come Gabriel Benvenuto. Padova prova a rimanere aggrappata al match di puro orgoglio, anche grazie ad un ritrovato Boughania da 18 punti e 7/12 dal campo, ma proprio dopo il parziale dei venenti tra primo e secondo quarto – parziale che li riporta a un solo possesso di distanza dopo essere finiti subito anche sotto di 11 - si ha la dimostrazione di come la Deco Metalferro sia in grado di spegnere e accendere a piacimento il proprio interruttore dell’intensità in campo, trascinata come di consueto dal leader Adolfo Damian Berdun: un contro parziale dei padroni di casa da  9 a 0 che spegne ogni residua ambizione degli avversari, incanalando la parte rimanente del match su binari di assoluta tranquillità. Il miglior marcatore in campo è proprio Berdun, che passa la prima metà di match a costruire il proprio bottino personale di punti (che poi saranno 24 alla sirena, con 12 tiri) e la seconda metà a dispensare assist ai compagni (9 a referto alla fine). Ma molto bene anche Galliano Marchionni, autore di 19 punti, e l’eterno Matteo Cavagnini, all’ennesima doppia doppia in stagione (12 punti e 15 rimbalzi).

La finale che assegnerà lo Scudetto vedrà quindi opposte UnipolSai Briantea84 Cantù e Deco Metalferro Amicacci Abruzzo, nella riedizione della sfida che assegnò lo Scudetto 2018, vinto dai canturini con un 2 a 0 nella serie più equilibrato di quanto il punteggio non racconti. Ma i temi del confronto che si annuncia già come una classica del nostro basket sono molteplici: sarà la sfida dei grandi ex, Berdun da una parte e De Maggi dall’altra, e il ritorno di coach Di Giusto a giocarsi uno Scudetto dopo sei anni dalla sconfitta subìta dal suo Santa Lucia proprio contro la Briantea84.

Appuntamento dal 14 maggio per una serie al meglio delle tre partite: gara uno in casa della Briantea84 (che ha una peggiore differenza canestri nelle semifinali), gara due ed eventuale gara tre a Giulianova il weekend successivo.

Sabato 2 aprile si sono infine disputati i match di ritorno anche del crossover per i piazzamenti dal quinto all’ottavo posto: successo per il PDM Treviso sulla Menarini Volpi Rosse Firenze 68 a 61; i veneti affronteranno la Dinamo Lab per la finale quinto/sesto posto, dopo la vittoria dei sassaresi 68 a 62 nel derby contro Porto Torres.

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